La prima cosa che viene detta a chi vuole lavorare al pubblico e quella di imparare a sorridere e salutare tutti, ma spesso queste azioni vengono prese alla leggera, come una cosa banale di poco valore, invece di capire che e una delle regole fondamentali per conquistare il vostro nuovo pubblico e i vostri nuovi clienti utilizzando solo un po di gioia e educazione.
Ma quante vale un buon sorriso e un giusto saluto per conquistare un cliente o un intero pubblico?
Cercherò di farvi capire tutto questo con un esempio facile da capire.
Immaginate di essere una presentatrice o un conduttore televisivo. La prima cosa che fareste quando comincia una trasmissione quale sarebbe, quella di iniziare con un bel sorriso e salutare tutti i vostri spettatori giusto?
Capito il segreto, si e proprio quello di essere tutti i giorni protagonisti del vostro pubblico.
Quindi da domani potrete essere i conduttori della vostra vita in diretta ogni mattina e ogni giorno, tutto dipende da voi per attrarre i vostri spettatori chi vi accompagnano nella quotidianità di tutti i giorni sia come collaboratori che come clienti.
Un bel sorriso viene dal cuore, un saluto naturale invece viene da una buona educazione, entrambe sono le armi più potenti che avete per conquistare un pubblico o un cliente con semplicità e armonia.
Ma perchè non sono cosi tanti ad usare queste due azioni, con piacere e intelligenza .
Molto facile da dire ma spesso molto difficile da mettere in pratica, sapete il perchè?
Tutti partiamo con le migliore intenzioni nel dover sorridere e salutare tutte le persone che incontriamo tutti i giorni, sia nel mondo del lavoro, che negli incontri della nostra vita quotidiana, come accompagnare un figlio a scuola, andare a prendere un caffè al bar o semplicemente andare a fare la spesa. Ma i mille pensieri che ci accompagnano da quando ci svegliamo, grandi e piccoli, ci distraggono da tutte le attività più banali come quella di salutare e regalare un sorriso per chi incontriamo durante nostra giornata.
Quando le cose diventano troppo facili non ci facciamo più caso e spesso non gli diamo più importanza, dimenticandoci cosi di fare quelle azioni che dovrebbero essere di uso comune per vivere in armonia con gli altri.
Perchè questo possa accadere più spontaneamente bisogna allenare la nostra mente e la nostra persona a prendere coscienza di non dimenticarci di fare queste piccole e semplici azioni in automatico per avere un giovamento per gli altri e per noi.
3 brevi consigli per raggiungere il vostro obiettivo.
1. Prima cosa provate a sorridere ogni tanto davanti ad uno specchio da soli e guardatevi senza vergogna, per capire cosa vedono e cosa percepiscono le persone alle quali regaliamo un sorriso o un saluto. Questo esercizio vi aiutera a prendere sicurezza e coraggio, a correggere magari piccoli errori di stile che possono essere migliorati solo prendendone consapevolezza.
2. Come seconda cosa provare a trovare nuovi modi per salutare, non solo gestendo il tono e il volume della voce, ma anche imparando a gestire e controllare meglio i movimenti del vostro corpo, delle vostre braccia e mani. Il corpo e una delle cose che le persone percepiscono prima delle parole.
3. Come terza e ultima cosa imparare a riconoscere e osservare le espressioni delle persone che salutiamo o alle quale facciamo un sorriso, per capire cosa avviene quando facciamo queste azioni e imparare a migliorarci utilizzando gli altri come giudici. Il nostro giudizio ha un valore, ma mai come quello degli altri.
Queste tre attivita vi aiuteranno sicuramente a capire meglio quanto vale un sorriso e un buon saluto per poterne apprendere al meglio il valore e la grande forza che hanno, per poterle gestire in maniera etica per farle diventare un giorno parte integrante della vostra vita quotidiana per vivere piu felici e in armonia con le persone che ci circondano tutti i giorni.
Sperando di aver trasmesso una piccola goccia di consapevolezza per vivere meglio e lavorare in armonia con le persone che incontriamo tutti i giorni vi auguro una buona giornata e un buon lavoro a tutti.